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Un viaggio in Andalusia e nella Spagna Meridionale è davvero ciò che fa per voi, se siete amanti dei posti esotici ma non volete allontanarvi dall’Europa.
Al-Andalus, questo era l’antico nome arabo del regno quando si trovava sotto il dominio moresco, è stato per ottocento anni il centro occidentale della cultura araba e islamica. Le grandi influenze arabeggianti rimangono ancora oggi, negli edifici, nel cibo, nell’arte e nella musica. Viaggiare in Andalusia significa rendersi conto di quanto i confini tra i continenti siano frutto di una costruzione e di una visione del mondo moderna; significa ritrovare i colori e i profumi del Marocco nelle vie dell’antico quartiere arabo di Granada, El Albayzìn; significa visitare chiese e cattedrali che un tempo erano antiche moschee, tra i più importanti centri dell’Islam europeo.
Il XV secolo si porta via la presenza islamica in Spagna e nel 1492, anche la città di Granada, l’ultimo baluardo di Al-Andalus, venne conquistato dai cristiani. È la fine ufficiale della presenza araba in Europa, che però rimane ben salda al livello culturale, linguistico, musicale e gastronomico.
Ecco quindi che un viaggio in Andalusia è l’occasione per riscoprire l’atmosfera esotica ed arabeggiante di questa regione speciale, sospesa tra l’Africa e l’Europa e tra il mondo arabo ed islamico, eterni rivali ma entrambi creatori di due tra le culture più elaborate ed apprezzate del pianeta.
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Ecco le tappe più importanti di un viaggio sulle tracce della cultura araba
Siviglia, la capitale dell’Andalusia
Siviglia è la capitale e la città più grande della regione. Stracolma di monumenti storici importanti è anche l’emblema del modo di vivere tipico dell’Andalusia; un modo di vivere festoso e spensierato, dove ogni occasione è buona per ascoltare flamenco ed abbandonarsi alla tradizionale movida con buon vino e tapas.
La Giralda e la Cattedrale di Siviglia
Numerose sono le testimonianze degli antichi fasti arabi. Prima fra tutte la Giralda, l’antico minareto, poi convertito in campanile. Il minareto faceva parte del complesso della vecchia Moschea, risalente alla dominazione islamica. Sui resti del sito della moschea, in seguito all’arrivo dei cristiani, nel 1400, fu costruita la Cattedrale di Siviglia. Oggi la Cattedrale è la terza chiesa più grande del mondo, con i suoi 11mila metri quadri, è uno dei maggiori simboli del cristianesimo spagnolo, eletta patrimonio UNESCO nel 1987.
La Giralda è stata costruita intorno al 1100, quando gli Almohadi, una dinastia berbera di fede musulmana, si estese dall’Africa, verso la Spagna Meridionale. È l’inizio della dominazione islamica e della fondazione del regno di Al-Andalus (nome che gli stessi arabi diedero alla parte della penisola iberica e della Francia da essi conquistate). Da questo momento l’architettura, la cultura e le altre componenti della tradizione araba si manifestarono nella regione andalusa. La Giralda, è uno straordinario esempio di architettura di questo periodo, ed è infatti, estremamente simile agli altri minareti almohadi, come quelli marocchini di Marrakech e Rabat.
Il Real Alcazar
A pochi metri dalla cattedrale si trova il Real Alcazar, non solo uno dei palazzi più antichi di Siviglia, ma di tutta la Spagna e uno dei palazzi reali ancora in uso più antico d’Europa. La cosa che più colpisce è la commistione di elementi di civiltà diverse che testimoniano la sua lunga storia. Il palazzo è Patrimonio Mondiale dell’Umanità ed è un complesso monumentale che comprende numerosi edifici; patii, palazzi e stanze con mille decorazioni geometriche e floreali. Si consiglia la visita in primavera per godersi appieno i giardini reali dell’Alcazar, che risalgono a 1000 anni e rappresentano la metà della superficie verde del centro storico di Siviglia.
Cordoba, la città degli antichi fasti moreschi e tappa d’obbligo per un viaggio in Andalusia
Nel cuore della campagna Andalusa, immersa tra campi verdi e colline, sorge la città di Cordoba, una delle città più importanti e più antiche della regione. Cordoba è stata il centro della grandezza moresca, la città più prestigiosa e attiva dal punto di vista culturale e artistico, tanto che in alcuni periodi è giunta a rivaleggiare con Costantinopoli come capitale islamica delle arti e delle scienze. La testimonianza degli antichi splendori della città è palese un po’ ovunque; si avverte ammirando gli innumerevoli ed eleganti edifici pubblici e le oltre trecento moschee.
La Mezquita o Grande Moschea di Cordoba
Tra tutti gli edifici religiosi di Cordoba svetta la monumentale Mezquita, che con la sua foresta di archi e colonne (ben mille e trecento) è stata per secoli la moschea più grande del mondo, a simbolo della potenza e della gloria di Al-Andalus.
A 8 chilometri dalla città si trova la Medina Azahara, attrazione ancora poco famosa ma assolutamente degna di una visita. Si tratta di rovine di una grande città-palazzo costruite nel X secolo.
Granada, la città dell’Alhambra
Granada fu l’ultimo baluardo dell’antico regno moresco e la città dove la cultura e il potere arabo rimasero radicate più a lungo. Ancora oggi è impossibile non notare le numerose sale da tè e i negozi arabeggianti, che pervadono El Albyzìn, l’antico quartiere arabo. Ma soprattutto è impossibile non rimanere folgorati dalla bellezza dell’Alhambra, definita da un autore di Lonely Planet
“la lettera d’amore della cultura araba alla Spagna e all’Europa in generale”.
Ed in effetti contemplando l’Alhambra, la suggestiva fortezza araba, dai punti panoramici della città non si può non pensare all’immenso amore che i potenti Mori avevano dovuto nutrire per questa zona del pianeta, tanto da concentrare qua alcuni degli edifici e delle costruzioni più incantevoli della loro storia.
Fermatevi qualche ora nell’antico quartiere arabo, perdetevi nei vicoli e assaggiare del buon tè nelle molte teterie della zona. Raccomandiamo la teteria Abaco Tea, dove potrete riposarvi sui grandi cuscini nell’attico del locale, con una vista incantevole sull’Alhambra.
Sia il quartiere Albyzìn che l’Alhambra sono entrambi patrimonio dell’UNESCO. Tra le tappe imperdibili in questa zona si evidenziano i giardini del General Life e il mercato Alcaiceria, un mercato di artigianato inserito nella cornice dell’antico souq arabo, ricostruito dopo l’incendio del 1843.
Il Mirador più gettonato per osservare la magnifica forma dell’Alhambra che si staglia sulle montagne della Sierra Nevada, in inverno coperte di bianco, è il Mirador San Nicolas. Ci sono altri Mirador meno frequentati e più nascosti (a San Nicolas la gente è sempre moltissima) ma se volete anche voi la foto da copertina per il vostro viaggio questa è la tappa migliore.
Malaga, sole, mare e cultura. Una vacanza per tutti i gusti
Malaga è la capitale spagnola del sole e della vita vivace, una città vista mare con incantevoli e lunghissime spiagge. Una città perfetta per una vacanza di mare e cultura, con i suoi numerosi ed interessanti musei e magnifici edifici antichi, che vanno dall’epoca greco-romana a quella araba e poi cristiana.
Per un tour nella parte araba della città si raccomanda la visita de la Alcazaba, il palazzo fortezza di epoca araba che si collega poi al Castillo de Gibralfaro, da dove si gode di una vista unica sulla città. Prima di entrare nella Alcazaba, si può fare tappa al Teatro Romano, ancora ben conservato e con ingresso libero.
Il mercato di Atarazanas
Un luogo davvero suggestivo che offre uno spaccato autentico della vita malagueña è il mercato di Atarazanas, un mercato di prodotti freschi, costruito in un bellissimo edificio che all’epoca degli arabi faceva parte dei cantieri navali. L’imponente e coloratissimo cancello di ingresso è l’unica componente che rimane degli antichi cantieri ma è sufficiente per fare intendere la grandezza e lo splendore che dovevano caratterizzare l’edificio originario.
Se siete amanti dello sport e dell’avventura non preoccupatevi, c’è da fare anche per voi! I dintorni di Malaga offrono paesaggi incredibili dove praticare escursionismo, trekking, canyoning e mountain bike tra fiumi, alti canyon, parchi naturali, grotte e montagne.
Foto & Video: Alex Catardi – @_alexcata
Testo & Video: Irene Garfagnoli – @iresopralerighe