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La Grande Traversata Elbana (GTE) ; un viaggio a piedi attraverso la natura dell’Isola d’Elba che sorprende il camminatore passo dopo passo, con i colori di un’isola nata dall’energia della terra e del mare milioni di anni fa. Un’isola ricca di storia geologica, biologica e umana. Passeggiare tra i sentieri dell’Elba vuol dire calarsi nell’anima di una natura che sa stupire, vuol dire ammirare i colori di una terra primordiale come doveva essere quella delle origini del mondo, vuol dire annusare i mille profumi della macchia mediterranea che qua trova il suo microclima ideale, vuol dire essere sereni di fronte ad una natura che stimola la fantasia e l’immaginazione, una natura buona, fatta di piccoli insetti, una enorme varietà di farfalle e cieli popolati da volatili di tutte le misure.
Percorri la GTE insieme a noi e alle nostre guide ambientali.
Che cosa vi aspetta sulla Grande Traversata Elbana
Tutto questo e molto altro ancora deve prepararsi ad ammirare il camminatore che si accinge a partire per un viaggio a piedi attraverso l’Isola d’Elba. L’Isola offre una rete sentieristica impressionante per la sua piccola taglia, si parla di circa 300 km di sentieri rispetto ai 220 km di strade asfaltate. Sentieri che soddisfano tutti i desideri, ne esistono per camminatori più esperti o per principianti. Ma c’è un modo per attraversare l’intera Isola d’Elba, da est a ovest o viceversa ed è la Grande Traversata Elbana.
Un po’ di storia
Un tempo non troppo lontano gli abitanti dell’isola si muovevano a piedi attraverso quelli che oggi sono i sentieri che tutti gli amanti dei trekking si divertono a percorrere per motivi turistici ed escursionistici. I nonni, i bisnonni e tutti gli antenati degli abitanti odierni dell’Isola d’Elba si svegliavano all’alba per raggiungere i loro posti di lavoro o andare a trovare i loro parenti che vivevano dall’altra parte dell’isola e si spostavano a piedi per i sentieri accompagnati talvolta, per chi si poteva permettere di possederli, dai loro animali da soma.
Nella seconda metà del Novecento comincia a svilupparsi il turismo e dopo gli anni 80 anche una nuova sensibilità ambientale e naturalistica che porta a progettare un nuovo tipo di turismo elbano diverso da quello classico, spiaggia e ombrellone, sviluppatosi in una maniera irrefrenabile dagli anni Sessanta in poi. È in questi anni che comincia a nascere il progetto sentieristico della Grande Traversata Elbana, un sentiero nato per tutti gli amanti dei cammini da poter fare in più tappe, per godersi i magnifici paesaggi dell’Isola d’Elba.
Una proposta di itinerario
Ci sono diversi modi di percorrere la Grande Traversata Elbana. Dal momento che non si può campeggiare lungo il percorso molti escursionisti decidono di dividere la GTE in tappe in base a dove passeranno la notte. Ci sono molti centri abitati e piccoli borghi che sono ben collegati al sentiero e in cui si può scendere per pernottare e poi riprendere il cammino l’indomani. Questa è una nostra proposta di itinerario e di divisione in tappe. Troverete anche indicati i luoghi dove pernottare e alcune interessanti deviazioni.
La prima tappa della Grande Traversata Elbana: Cavo – Porto Azzurro
La Grande Traversata Elbana inizia dal centro abitato di Cavo, alla fine del quale si trova una stretta stradina che si inerpica per la macchia mediterranea. In questa prima tappa si imparano ad apprezzare i colori dell’isola; il rosso del ferro, il verde della vegetazione e le sfumature azzurre del cielo e del mare. Due brevi deviazioni possono arricchire l’itinerario: quella al Mausoleo Tonietti e quella all’Orto dei Semplici e all’Eremo di Santa Caterina. Dopo le deviazioni si riprende il cammino, verso cima del Monte.
Si aprono davanti a noi scenari suggestivi che si affacciano sui due versanti orientale e occidentale dell’Elba. Comincia a farci compagnia l’imponente presenza del Castello del Volterraio che ci accompagnerà quasi fino alla fine della prima tappa. Proseguendo sulla strada del Buraccio, poco dopo l’Agritusimo Terra e Cuore si può imboccare il sentiero n. 210 che, scivolando tra le vigne, in circa 30 minuti, con una breve immersione nella campagna elbana, consente di raggiungere Porto Azzurro.
Seconda Tappa: Monte Orello – San Piero
Risalendo dal centro abitato di Porto Azzurro si riprende la strada del Buraccio per poi spostarsi verso Monte Orello. Qua si comincia ad intravedere da lontano la forma di Portoferraio, la città di Cosimo de Medici. Proseguendo lungo il tratto centrale della GTE si arriva a Monte Castello (appena sopra il centro abitato di Procchio). Sulla cima del monte si trovano i resti di un antico villaggio etrusco e da qua si può anche godere della vista sulla piana di La Pila (oggi sede del piccolo aeroporto elbano) e più avanti sul borgo marinaro di Marina di Campo. Da qua, in circa due ore e trenta di cammino si raggiunge la cima del Monte Perone.
Il paesaggio comincia a cambiare notevolmente, diventando pian piano più verde intenso, più boscoso e più fresco. Si apre davanti a noi la vista di prati verdi con margherite bianche e i sentieri cominciano ad essere costeggiati di anemoni, fiori alpini, bianchi e azzurri, che sono il timido ricordo di lontanissime glaciazioni che hanno interessato il territorio elbano.
Siamo anche sul sentiero che è stato ribattezzato il “Santuario delle farfalle” in memoria di Ornella Casnati che insieme ad altri studiosi ha contribuito alla realizzazione del progetto e alla valorizzazione di quest’area dell’Elba molto importante per la riproduzione e le varie fasi vitali delle farfalle. In questa zona è stata registrata la presenza di oltre 50 specie di farfalle. Da questo sentiero si possono raggiungere con una deviazione di circa 1 ora alcuni monoliti granitici di bellezza stupefacente, come Pietra Murata e Masso alla Quata. Consigliamo il pernottamento presso il piccolo borgo medievale di San Piero raggiungibile facilmente con un’altra ora di cammino da Pietra Murata.
Terza Tappa: San Piero – Pomonte
La terza tappa può iniziare dal borgo di San Piero da cui si ha la possibilità di raggiungere direttamente la Grande Traversata Elbana Nord che scende a Pomonte, immergendoci direttamente nell’ambiente della più grande valle dell’Isola d’Elba e raggiungendo il mare. In alternativa si può anche raggiungere il Monte Capanne e Marciana. Ma a quel punto si dovrà aggiungere una quarta tappa all’itinerario. Di seguito troverete indicata la terza tappa per gli escursionisti che non vogliono ancora porre fine al loro cammino e preferiscono godersi lo spettacolo del Monte Capanne.
Terza Tappa (per salire al Capanne): San Piero – Marciana
«La vista si stende ovunque sul mare, sulle isole vicine, e va a perdersi, da una parte, verso i luoghi dove venne costruita Roma; dall’altra scopre Livorno, mercato generale del commercio di Levante, gli Appennini, popolati sino alle loro vette, e le vaghe montagne dove Genova s’innalza ad anfiteatro. Questo spettacolo maestoso rapisce tutti i sensi.»
(Arsenne Thiébaut De Berneaud, Voyage à l’Isle d’Elbe, 1808)
Per gli escursionisti più avventurosi che desiderano respirare l’aria pura del Capanne, una vetta di 1019 metri che si erge sul mare azzurro dell’Arcipelago Toscano, consigliamo di raggiungere da San Piero, il centro abitato di Marciana (ripercorrendo interamente il sentiero 107 oppure imboccando il sentiero 124, per poi riprendere la GTE fino a Marciana). Prima di raggiungere Marciana si troverò una biforcazione che indicherà da una parte la discesa verso Pomonte e dall’altra il Monte Capanne. Dal cartello di indicazioni si considera almeno 1h di cammino ripido per arrivare alla vetta.
Il Monte Capanne è la più alta vetta dell’Arcipelago Toscano, letteralmente una montagna sul mare da cui si può godere del panorama della singolare forma dell’Isola d’Elba, simile a quella di un pesce, e delle altre isole toscane. All’orizzonte anche le montagne di Corsica, spesso innevate e nell’altra direzione “il continente” con Piombino, la costa e le vette delle Alpi Apuane.
Dopo lo spettacolo si discende verso Marciana, immergendosi nel meraviglioso ambiente dei grandi e secolari castagneti che circondano il paese. Marciana è un piccolo borgo medievale che si trova ai piedi del Monte Capanne e gode di un clima fresco, in inverno quasi montano. In estate molti visitatori accorrono al paese per passare una giornata all’ombra del Capanne e riposare le membra dal caldo torrido e afoso della spiaggia.
Ipotetica Quarta Tappa: Marciana – Pomonte
La mattina si partirà dal centro abitato di Marciana, attraverso il sentiero 101 si raggiungerà la GTE nord e a quel punto si potrà iniziare la nostra discesa verso Pomonte, imboccando solo più avanti la GTE sud che ci consentirà di iniziare a scendere verso il mare, entrando nell’ambiente suggestivo della più grande valle dell’Elba. In alternativa un sentiero molto panoramico è quello che si imbocca proseguendo sulla GTE nord fiancheggiando il Monte Capanne e arrivando alla Stretta, proseguendo poi verso Monte di Cote (950 mslm).
A questo punto si abbandonerà la GTE per iniziare la nostra discesa verso i centri abitati di Chiessi e Pomonte. Prima di arrivare però si potrà fare tappa in uno dei punti più panoramici e più suggestivi dell’isola, Monte San Bartolomeo, un altissimo sperone roccioso a picco sul mare alto oltre 500 metri, sulla cui cima si trovano i resti della vecchia chiesa di San Bartolomeo, utilizzata nei secoli passati dagli abitanti dei due centri abitati appena sottostanti. Dal sentiero 104 si può raggiungere Pomonte, dove terminerà la nostra tappa e si potrà anche passare la notte.
Irene Garfagnoli @iresopralerighe
Blogger & content creator Viaggi del Genio
Foto: Alex Catardi @_alexcata