All’approdo, la prima impressione è quella di trovarsi in un luogo selvaggio e quasi disabitato, dove la natura domina incontrastata in un territorio capace di stupire senza fine. Paesaggi spettacolari e spazi sconfinati si dissolvono nelle infinite sfumature di blu del mare che circonda l’isola di Capraia. Chiamata dagli antichi Greci Aegylon mega, Capraia è la terza isola per estensione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e si distingue per i suoi 30 chilometri di scogliera intatta che precipita a picco nel mare. In questo regno verticale, solo le piante più resistenti e gli instancabili uccelli marini trovano dimora.
Le rocce vulcaniche di Capraia offrono una tavolozza di colori straordinaria, dal rosa al rosso scarlatto, dall’ocra al bruno, fino ai toni plumbei e corvini, incorniciate dalle vivaci fioriture primaverili che inondano l’aria di profumi intensi. La vegetazione esplode in tutta la sua varietà proprio in primavera, e presso lo Stagnone, l’unico lago naturale di tutte le isole dell’arcipelago, i ranuncoli d’acqua regalano uno spettacolo incantevole.
Il piccolo centro abitato, un tempo parte di una colonia penale agricola, oggi conta circa 400 residenti, distribuiti su appena un terzo dell’isola. Una sola strada asfaltata collega il porto al paese, mentre il resto dell’isola è accessibile unicamente a piedi, grazie a una rete di sentieri che consentono di scoprirne l’essenza selvaggia e autentica.