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Se vi trovate a Portoferraio ecco cosa assolutamente dovete vedere. Portoferraio è la cittadina più grande e più famosa dell’Isola d’Elba, porto di arrivo e punto di passaggio obbligatorio da cui inizia la vacanza. Pochi però si prendono del tempo per conoscerne l’anima variopinta e ricca di storia, che merita sicuramente un po’ di ore di visita approfondita per scoprire tutti i numerosi segreti che nasconde. Portoferraio, come l’isola che la ospita, non vi lascerà delusi, se saprete passeggiare tra le sue viuzze colorate, in ascolto delle storie che così bene solo lei sa raccontare.
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nel centro storico di Portoferraio
Città strategica, considerata dall’ammiraglio Nelson il porto più sicuro d’Europa, ha da sempre accolto imperatori e signori, ed è diventata teatro di sogni, desideri e aspirazioni di noti personaggi storici. Napoleone e Cosimo de Medici sono soltanto alcuni dei personaggi più conosciuti e che hanno segnato nel profondo la storia della cittadina e dell’Elba in generale. Un crocevia di popoli, culture, tradizioni diverse che in questo punto del mediterraneo si sono incontrate. Collegato al rinascimento di tutta la Toscana e di Firenze, Portoferraio, vanta delle bellissime fortificazioni rinascimentali, uniche nel suo genere. Nel XIX secolo divenne invece per alcuni mesi il regno di Napoleone, allora ex imperatore di Francia esiliato, a cui fu affidato il regno dell’Elba, con capitale Portoferraio.
Cosa vedere a Portoferraio in una giornata
Ecco alcune piccole perle assolutamente da non perdere se vi ritrovate a passeggiare per il centro storico della principale cittadina elbana anche per poche ore.
Le Fortezze medicee. L’antica Cosmopoli
Avvicinandosi con il traghetto al porto di Portoferraio non si può non rimanere affascinati dalle possenti fortezze medicee, edificate da Cosimo I de Medici, Granduca di Toscana, che voleva farne un punto strategico di difesa del Mediterraneo dall’attacco dei pirati che in quel periodo facevano razzie sulle coste e nei mari del tirreno. Quando fu edificata, a partire dal 1548, Portoferraio era una vera e propria isola nell’isola, separata dal restante territorio per mezzo di un fossato che circondava le maestose mura. I punti strategici della città, fondamentali per l’avvistamento di imbarcazione nemiche che potevano provenire dal mare, erano tre: il Forte Falcone, il Forte Stella e la Torre della Linguella. L’unico punto di accesso, al livello del mare, era la cosiddetta Porta a Mare, che in caso di attacco veniva chiusa, facendo rimanere la cittadina completamente isolata e protetta.
Cosimo I teneva moltissimo al progetto di Portoferraio e si dice che volesse edificare una vera e propria città perfetta, inespugnabile e inattaccabile. La cittadina prese il nome di Cosmopoli, la città di Cosimo, proprio a testimonianza di quanto il Granduca tenesse personalmente a questo luogo ma anche ad indicare la Città del Cosmo, per il suo ordine architettonico, razionale, strutturale, completamente opposto al caos che regnava al di fuori di essa. Il suo progetto andò a buon fine e già nel 1553 il temutissimo pirata Dragut si avvicinò alle coste di Portoferraio, ma fu subito scoraggiato dalle imponenti fortificazioni e decise di non attaccarla. Lo stesso ammiraglio Nelson definì Portoferraio “il porto più sicuro d’Europa”. Al primo posto nella lista di cose da vedere e da fare a Portoferraio c’è sicuramente una bella passeggiata nella parte alta di Portoferraio, tra i bastioni e le fortezze medicee.
La spiaggia delle Ghiaie
Le Ghiaie, insieme alla spiaggia de Le Viste, è la spiaggia più vicina alle Fortezze Medicee, tranquillamente raggiungibile a piedi in pochi minuti. Nonostante sia in pieno centro storico, è famosa in tutta l’isola per la sua incredibile bellezza. E’ una spiaggia in ghiaia bianca e nelle giornate in cui soffiano i venti da sud la sua acqua diventa cristallina, tanto che già dalla riva si possono scorgere i suoi fondali.
Il mare antistante la spiaggia è protetto dal 1971, data in cui fu istituita una riserva marina, dove sono vietate la pesca e altre azioni invasive. Questo ha fatto sì che una miriade di pesci trovassero riparo in questa piccola area protetta che ha la forma di un triangolo e comprende alcune spiagge vicine a Le Ghiaie e l’isolotto de Lo Scoglietto. Nuotare nelle acque di questa spiaggia è un’esperienza assolutamente da provare se vi trovate all’Isola d’Elba; vi sembrerà di trovarvi dentro un acquario, con pesci di tutte le dimensioni che vi passano accanto.
Questa spiaggia è anche protagonista di una bellissima e antica leggenda; si narra che gli Argonauti, alla ricerca del vello d’oro, scorsero da lontano le coste dell’isola d’Elba e la spiaggia de Le Ghiaie con i suoi ciottoli bianchissimi. Arrivati sulla spiaggia, per riposare le stanchissime membra, si asciugarono il sudore, le lacrime e il sangue causati dal lungo viaggio in mare, macchiando irrimediabilmente le candide ghiaie, che da quel momento in poi presentano delle piccole macchioline nere. Dopo la spiaggia de Le Ghiaie sono numerose le spiagge in ghiaia bianca vicine a Portoferraio.
Forte Inglese
Voluto inizialmente da Cosimo III de Medici come rinforzo ai punti di difesa già presenti sul territorio di Portoferraio, ebbe una storia travagliata; fu fatto smantellare poco tempo dopo temendo che in caso di attacco nemico diventasse più un pericolo che un luogo di difesa. Timore che si trasformò in fatto nel 1796 quando gli inglesi sbarcarono all’Elba e si insediarono proprio su quelli che erano i resti del forte, da loro ricostruito e ribattezzato Forte Inglese.
Nel 1802 se ne impossessò Napoleone che lo restaurò e ne fece un punto strategico per la difesa della Portoferraio esterna alle mura fortificate. L’imperatore riteneva che Forte Inglese costituisse un punto importantissimo per la difesa della città e del porto. Egli aveva per questo luogo importanti progetti e pensava che dovesse diventare la sede della sua grande flotta imperiale, quando sarebbe tornato ad essere l’imperatore d’Europa. Dopo la partenza di Napoleone, l’Isola d’Elba fu colpita, come tutta l’Italia, da un’epidemia di tifo. Il Forte Inglese fu utilizzato come luogo per internare i contagiati. In seguito divenne una prigione. Fu nella Seconda Guerra Mondiale che venne di nuovo utilizzato a scopo militare.
Dopo la guerra e fino ai primi anni 80 divenne l’abitazione di fortuna di molte famiglie portoferraiesi che dopo i bombardamenti non avevano più una casa. Oggi il Forte Inglese è stato recuperato e restaurato e ospita esposizioni, mostre, conferenze e laboratori organizzati dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Le residenze napoleoniche
Le residenze napoleoniche a Portoferraio, dove si stabilì l’imperatore nel suo breve ma intenso soggiorno elbano, sono ben due; una è la Villa dei Mulini, nella parte alta del centro storico della cittadina ed era considerata la residenza ufficiale. La villa presenta un delizioso giardino all’italiana ed una terrazza con suggestiva vista sul mare antistante.
All’interno dell’abitazione-museo è conservato il prezioso mobilio d’epoca stile impero e una biblioteca che raccoglie i libri che l’Imperatore portò con sé durante l’esilio. L’altra residenza napoleonica che si trova all’interno del territorio comunale è quella di San Martino; una residenza di campagna dedicata alle giornate di riposo e di caccia. La villa vera e propria è piccola e modesta e non è da confondersi con la galleria Demidoff, costruita in seguito e voluta dal principe Demidoff. All’interno della Galleria si trova oggi il museo napoleonico.
L’area archeologica della Linguella
L’area archeologica della Linguella comprende la Torre del martello (anche detta Torre di Passanante), i resti di una villa romana e il museo archeologico dove sono conservati numerosi ed interessanti reperti etruschi e romani. Molto suggestiva è la Torre del Martello, un esempio unico di architettura militare e difesa portuale. All’interno di essa fu imprigionato l’anarchico attentatore al re Passanante. Questa è una cosa sicuramente da vedere a Portoferraio.
La calata a mare
Si vi trovate a Portoferraio, sia di giorno che di sera, non potete perdervi la pittoresca calata a mare. La calata rientra a pieno merito nella lista di cose da vedere a Portoferraio. Qua è possibile passeggiare, godendosi lo spettacolo delle numerose barche e barchette che trovano riparo all’interno della protetta e tranquilla darsena medicea. Lungo la calata, si trovano numerose boutique e graziosi bar dove è possibile sorseggiare gustosi aperitivi, pregiati vini locali, e rivisitazioni elbane dei classici cocktail.
Il piazzale De Lauger
Per una vista davvero unica sulla cittadina di Portoferraio e sulle sue strette viuzze si consiglia di salire fino alla panoramica terrazza del Centro Culturale De Lauger. Un ex convento, voluto da Cosimo I de Medici, e destinato ad essere la sede dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano. Successivamente il convento fu affidato ai francescani e con il trasferimento dell’ordine divenne una caserma. Oggi ospita, la Biblioteca e la pinacoteca foresiana, il cinema di Portoferraio e una sala conferenze. L’ampia terrazza antistante l’edificio regala una vista unica sulla cittadina.
Il teatro dei vigilanti (Renato Cioni)
Il teatro di Portoferraio, nonostante le sue piccoli dimensioni, è un vero gioiello architettonico. Voluto da Napoleone al sua arrivo sull’isola nel 1814, venne costruito sulla struttura di una vecchia chiesa già esistente, la più ricca e imponente di Portoferraio. Dell’antica chiesa rimangono le colonne, la maestosità e l’abside, del periodo napoleonico il sipario riccamente dipinto e che raffigura proprio Napoleone nei panni di Apollo.
Il pesce fresco dei pescherecci
Se siete degli amanti del pesce fresco non potete perdervi lo spettacolo dei pescherecci di Portoferraio. La mattina presto le pittoresche barche dei pescatori, dopo una lunga notte in mare, fanno ritorno al porto, carichi di pesce freschissimo. Se percorrete il tratto di strada che va dal porto verso la Calata a Mare, troverete sicuramente qualche colorato peschereccio pronto a vendervi il pescato del giorno.
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Irene Garfagnoli
Blogger & content creator Viaggi del Genio