India Spirituale – Le tappe principali di un viaggio spirituale in India

Varanasi fiume preghiere

Le preghiere al tramonto sul Gange tra le luci soffuse degli ultimi raggi del sole, avvolti della nebbia tipica di Varanasi, le cerimonie dei sacerdoti ricolme di ricche offerte alle divinità, le lampade a olio e le melodie spirituali. E ancora i vicoli tortuosi di Jaipur, o le strade assordanti della Vecchia Delhi, il profumo di incenso e l’odore acre della frutta schiacciata dai risciò che sfrecciano come furie. I colori dei sari e delle spezie, delle moschee, delle statue indù, dei fiori in offerta.

India magica, colorata, profumata. India crudele, sgradevole, terribile, infernale. India divina, spirituale, sacra. Tutto e il contrario di tutto; forse è per questo che l’India è più di ogni altro paese al mondo la terra della spiritualità. E cosa non è il divino se non l’unione perfetta degli aspetti più sublimi e più tragici della vita umana?

Irene Garfagnoli di Viaggi del Genio

L’India è la terra per eccellenza dove elaborare, vedere, toccare ed accettare queste eterne contraddizioni che caratterizzano l’essere umano. I miti, le leggende, le cerimonie e le tradizioni che scopriremo durante il nostro viaggio aiuteranno a conoscere da vicino un paese ed una spiritualità sublime che sopravvive da millenni.

Partecipa al nostro viaggio spirituale in India, un itinerario assolutamente non turistico e fuori dai luoghi del turismo di massa, che porterà i viaggiatori più sensibili alla scoperta del senso vero della spiritualità indiana.

L’itinerario perfetto per un viaggio nell’India Sprituale. Le tappe principali

Delhi, la megalopoli della spiritualità pulsante

Il nostro viaggio si svolgerà nel momento simbolico del mese sacro per gli hindu e inizierà da Delhi, la pulsante megalopoli indiana, dove avrete occasione di approcciarvi alla multiforme spiritualità indiana, visitando i luoghi più rappresentativi delle varie fedi religiose; come la spettacolare Jama Masjid (Moschea del Venerdì), la più estesa del paese e il Tempio Sikh, punteggiato dai colorati turbanti tipici degli uomini di questa religione 

Tempio Sikh di Delhi India spirituale

Jaipur, la Città Rosa e la visita ad un tempio hindu

Poi ci sposteremo a Jaipur, la Città Rosa, e capoluogo del Rajasthan, lo stato federato più esteso e più iconico dell’intero paese. A Jaipur avremo la preziosa occasione di assistere ad una cerimonia Hindu all’interno di un tempio riservato e poco turistico.  Visiteremo sia i luoghi più simbolici e più turistici, come il Palazzo dei Venti e il Forte Amber, ma anche quelli meno noti.

Il Taj Mahal, il monumento all’amore eterno

Una volta che ci saremo riempiti gli occhi di meraviglia e del rosa brillante dei monumenti di Jaipur ci sposteremo ad Agra per rimanere estasiati e senza parole di fronte all’incredibile Taj Mahal, il monumento all’amore eterno. Definito da poeti ed artisiti di tutto il mondo in mille modi diversi, il Taj Mahal è più di un semplice monumento; è la dimostrazione di cosa l’amore umano può arrivare a fare, arrivando persino, tramite l’arte, a concorrere con la bellezza e la perfezione divina.

Khajuraho; quando il sacro si unisce al quotidiano c’è spazio anche per l’erotico

I templi medievali induisti e jainisti di Khajuraho mostrano al visitatore un altro importante lato della variegata spiritualità indiana; quello quotidiano, dove trova spazio anche l’erotico. I templi di Khajuraho sono diventati famosi proprio per le diverse figure erotiche scolpite sulle pareti. In realtà solanto una scenetta su dieci raffigura le persone intente in attività erotiche. Le restanti statuette si dedicano a semplici attività quotidiane, dove certamente trovano spazio anche le attività di sesso e di amore. Questi templi infatti risalgono ad un periodo in cui era socialmente accettata la tradizione tantrica, secondo la quale la soddisfazione dei desideri terreni è un passo verso il nirvana (il concetto induista che rappresenta il raggiungimento della liberazione terrena).

Orchha, l’India Nascosta

Una visita ad Orchha, che letteralmente significa “nascosto”, è in grado di offrire al visitatore un approccio più autentico e un’esperienza molto più vicina alla realtà e quindi alla spiritualità del popolo indiano. Orchha è terra di antiche glorie medievali, come testimoniano i ricchi e antichi palazzi che sorgono lungo il fiume ma è stata in seguito abbondanata conservando perfettamente le prove del suo illustre passato.

Varanasi, la città sacra sul fiume

Infine, ci dirigeremo verso la Città Sacra, Varanasi. Lungo la strada non perderemo occasione per fermarci a contemplare numerosi templi hindu e jainisti per prepararci alla visita di uno dei siti più sacri al mondo nonché una delle città più antiche di tutto il pianeta. Secondo la fede induista, il Gange, il fiume sacro, sulle cui rive sorge Varanasi, è l’unico luogo dove è possibile sfuggire al Samsara, il perpetuo ciclo di morte/rinascita in cui l’anima umana è imprigionata. Una visita a Varanasi vi farà comprendere il senso più profondo e vero della spiritualità indiana.  

Varanasi Gange e Ghat

«Chi ama l’India lo sa: non si sa esattamente perché la si ama. È sporca, è povera, è infetta; a volte è ladra e bugiarda, spesso maleodorante, corrotta, impietosa e indifferente. Eppure, una volta incontrata non se ne può fare a meno. Si soffre a starne lontani. Ma così è l’amore: istintivo, inspiegabile, disinteressato.
L’India, a meno di odiarla al primo impatto, induce presto a questa esaltazione: fa sentire ognuno parte del creato. In India non ci si sente mai soli, mai completamente separati dal resto. E qui sta il suo fascino.
In India si è diversi che altrove. Si provano altre emozioni. In India si pensano altri pensieri.
In India ci si adatta, si accetta, e presto si entra in quella logica per cui niente è davvero drammatico, niente è terribilmente importante.
Niente qui viene completamente dimenticato e sepolto; niente viene mai distrutto e sostituito col nuovo. L’India è un’arca di Noè in cui anche ciò che da tempo è morto altrove sopravvive. Qui sono conservati i semi di tutto il meglio che l’uomo abbia mai pensato».

Tiziano Terzani – Un altro giro di giostra

Articolo di Irene Garfagnoli @iresopralerighe – Travel Writer e Travel Designer per Viaggi del Genio