Il TaJ Mahal di Agra simbolo dell’India. I segreti del monumento più sognato al mondo

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Il Taj Mahal di Agra, l’enorme mausoleo in marmo bianco, icona dell’India per eccellenza ed uno dei monumenti più sognati e visitati al mondo, nonché una delle sette meraviglie moderne è anche Patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1983. È inoltre uno dei massimi esempi di arte musulmana e sepolcrale islamica, simbolo dell’amore eterno tra l’imperatore Moghul Shah Jahan e della sua amata moglie Mumtaz Mahal, morta prematuramente dando alla luce il suo quattordicesimo figlio.  

Il poeta indiano Tagore lo definì “una lacrima sul volto del tempo”, Ruyard Kipling “il cancello d’avorio sotto il quale passano i sogni”, molti ci hanno visto un simbolo erotico, un seno gonfio di latte, il romanziere Salman Rushdie si espresse invece sull’importanza di visitare questo monumento straordinario, almeno una volta nella vita:

Ecco perché, alla fine, il Taj Mahal deve essere visto; per ricordarci che il mondo è reale, che il suono è più vero dell’eco, che l’originale è più potente dell’immagine riflessa allo specchio. La bellezza è ancora capace, in quest’epoca saturata di immagini, di trascendere le imitazioni. E il Taj Mahal è, ben oltre il potere delle parole per descriverlo, una cosa adorabile, forse la più adorabile di tutte le cose».

 

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La storia del Taj Mahal di Agra  

Tutto iniziò nel 1607 quando l’imperatore Shah Jahan conobbe la sua sposa Arjuman Banu Begam, poi soprannominata Mumtaz Mahal (letteralmente “gioiello del palazzo”), nel bazar reale di Agra. Già il giorno dopo l’imperatore chiese la donna in moglie e i due si sposarono, da quel momento divennero inseparabili e Mumtaz Mahal divenne la moglie eletta, preferita a tutte le altre mogli, e accompagnò il re ovunque anche nelle spedizioni militari, spesso riservate ai soli uomini. Proprio durante una lunga campagna d’armi Mumtaz Mahal morì prematuramente, all’età di 39 anni, mentre dava alla luce il suo quattordicesimo figlio. L’imperatore dopo la tragica scomparsa della sua amata si ritirò per un lungo periodo in preda ad una grandissima tristezza. Dopo qualche tempo tornò con unico progetto che lo animò per il resto dei suoi giorni; costruire un monumento che fosse all’altezza del suo amore eterno, tomba perfetta per la sua bellissima moglie, e che restituisse tramite l’arte immortalità al loro amore.  Iniziarono quindi nel 1632 ad Agra, sulle rive del fiume Yamuna, i lavori per la costruzione del maestoso mausoleo, esempio unico al mondo. 

Taj Mahal Agra

I migliori architetti del mondo per la costruzione del mausoleo simbolo dell’India

L’imperatore seguì giorno per giorno, per circa 20 anni, con una minuzia ossessiva, ogni piccolo progresso della costruzione di questo enorme “tempio dell’amore” e volle convocare per l’occasione gli architetti più esperti del grande impero moghul e del mondo in generale; parteciparono ai lavori architetti musulmani ed anche l’italiano Veroneo di Venezia, il giardino fu progettato da un esperto proveniente dal Kashmir, le decorazioni da due artigiani hindu e da diversi artisti persiani e la cupola centrale da un architetto turco.  

I materiali giunsero da ogni dove con migliaia di carri probabilmente trainati da elefanti, il marmo bianco (circa 12mila tonnellate) giunse da Makrana, nel Rajasthan a circa 600 chilometri da Agra, le pietre dure dal Tibet, dallo Sri Lanka, dalla Persia, dalla Cina e dalla Birmania.  

Si racconta addirittura che l’imperatore fece tagliare le mani agli oltre ventimila artigiani che parteciparono ai lavori, perché mai nessuno e in nessun altro luogo fosse in grado di costruire una meraviglia simile. 

Taj Mahal complesso simbolo India

I giardini e l’importanza della simmetria 

Il monumento, rispetta pienamente i canoni dell’arte islamica, e niente sarebbe senza i suoi giardini e la sua straordinaria simmetria. I giardini sono immensi e costituiti da fontane, piscine e giochi d’acqua nei quali il monumento eterno si riflette alle più ore diverse del giorno.  

La simmetria perfetta si ha grazie alla presenza degli altri monumenti costruiti appositamente per rendere il tutto geometrico. A destra e a sinistra del Taj Mahal si trovano due costruzioni in arenaria rossa, una delle quali è una moschea, importante meta di pellegrinaggio islamica, l’altra non ha una funzione specifica ma è stata costruita soltanto per restituire simmetria al complesso.

Quando e come visitare il Taj Mahal di Agra  

Il Taj Mahal è uno dei monumenti più visitati del mondo e il numero dei turisti che lo visitano ogni anno è immenso, i momenti migliori per visitarlo senza essere opressi dalla calca eccessiva sono l’alba e il tramonto, durante i quali il marmo si colora di tonalità impressionanti.  

La città di Agra, nel cuore della regione indiana dell’Uttar Pradesh, ha seri problemi di inquinamento e per impedire che questo rovini in maniera irrimediabile il marmo bianco del monumento negli ultimi anni sono state adottate importanti misure per tutelarlo. Al Taj Mahal non si può arrivare con mezzi a motore tradizionali, ma soltanto con le navette elettriche messe a disposizione per le visite e tramite i risciò a pedali, oltre che a piedi.  

Taj Mahal Agra tramonto

Per informazioni particolari sul monumento, giorni di chiusura e orari è consigliabile visitare il sito ufficiale del Taj Mahal, direttamente gestito dal governo indiano.

Testo: Irene Garfagnoli – @iresopralerighe