L’isola delle spezie si offre, a chi la visita, in molti modi diversi: si potranno visitare città antiche dal fascino straordinario, e immergersi nella natura selvaggia della foresta, ma anche fare un indimenticabile bagno sulla barriera corallina. E incontrare il popolo che ha vissuto la drammatica esperienza dello tsunami.
Racconto di viaggio di Marino, CEO & Founder di Viaggi del Genio
Il nostro primo viaggio sull’isola risale a 10 anni fa, quel dicembre tragico del 2004 in cui l’onda assassina dello tsunami si scatenò sulla costa distruggendo cose e persone.
Da allora siamo tornati tante volte in Sri Lanka, vivendo intensamente il paese, specie nella sua parte meridionale: non attraverso spostamenti e tour, ma tramite una penetrazione e un coinvolgimento profondi con i villaggi e con le persone che abbiamo incontrato, con le famiglie, con i bambini e con le loro storie.
Da qui nasce la nostra esperienza di solidarietà che ancora sta realizzando progetti e interventi.
Anche l’ultimo viaggio, avvenuto a dicembre 2013, ha avuto gli stessi caratteri: io, mia moglie, i nostri figli e alcuni amici ci siamo trattenuti sull’isola per circa 20 giorni. Lunghe giornate, trascorse però troppo in fretta, in cui l’isola tropicale ci ha regalato ancora l’atmosfera esotica di un oriente sempre meno estremo, insieme allo struggente contatto con le tante storie di bisogno e di disagio che abitano quel territorio, e alle quali abbiamo cercato di rispondere con progetti fattivi di solidarietà, nati dalla collaborazione con le tante persone che, in questi anni, ci hanno sostenuto e aiutato.
Oltre a questi momenti di profonda interazione con le popolazioni locali, abbiamo vissuto uno scorcio di misticismo e intensità religiosa durante la nostra visita al tempio buddista, situato sul promontorio spettacolare che divide il golfo di Galle da quello di Unawatuna. Intense e luminose le giornate lungo la costa, sul mare di Mirissa, straordinaria insenatura con una spiaggia multicolore e multietnica, e Weligama, paradiso dei pescatori e degli amanti del surf.
L’isola delle spezie può essere quindi vissuta in molti modi: gli itinerari possibili sono molteplici, alla scoperta di straordinarie testimonianze storiche e archeologiche – le spettacolari città antiche Polonnaruwa, Sigiriya, Anuradhapura, Dambulla; la straordinaria città costiera di Galle con il suo forte; Kandy antica capitale e città sacra – e dell’enorme patrimonio di biodiversità racchiuso in riserve come la Sinharaja Forest Reserve e nei parchi nazionali.
La natura mostra un doppio, affascinante, volto: quello selvaggio delle foreste pluviali e quello antropizzato della zona collinare interna e delle piantagioni del tè.
Purtroppo per oltre 30 anni il paese è stato martoriato dalla guerra civile innescatasi alla fine della dominazione coloniale inglese. Il confronto tra le due etnie, quella singalese maggioritaria – di religione buddista – e quella tamil – induista – ha sconvolto l’isola, tra violenze e sopraffazioni da entrambe le parti. Ora sembra che il movimento di liberazione tamil (LTTE) sia stato definitivamente sconfitto dall’attuale governo, e la situazione si stia normalizzando.
A sud, la città più importante è Galle, fondata dagli olandesi nel 1600. La zona del forte e le costruzioni che accoglie sono distanti anni luce dalla frenetica e popolata zona commerciale più recente. La visita delle fortificazioni, specie al tramonto, è di una suggestione ineguagliabile.
Spostandosi verso ovest, dopo circa 15 minuti di strada costiera, si giunge nell’ampia baia di Unawatuna, considerata una delle spiagge più belle del mondo, distrutta dallo tsunami e oggi faticosamente recuperata con interventi poco sostenibili dal punto di vista ambientale. Siamo a circa tre ore da Matara, l’altra grande città situata lungo la costa sud. Tra Galle e quest’ultima si aprono piccole insenature o lunghi tratti di lidi sabbiosi con barriere coralline da sogno, dove è possibile fare il bagno in tranquillità.
Negli ultimi anni la costa è divenuto il luogo privilegiato di vacanza e sono stati realizzati molte strutture alberghiere, resort e ville. Basta però abbandonare la strada principale ed addentrarsi per qualche centinaio di metri nell’interno per vivere un atmosfera completamente diversa ed apprezzare uno dei veri volti dell’isola. Verdissime risaie, bananeti e piantagioni di palme da cocco, una natura esuberante con la presenza prepotente degli animali: scimmie, aironi, varani.
Se siete interessati a fare questa esperienza di viaggio, qui potete trovare un esempio dei nostri programmi. Sri Lanka, letteralmente la “l’isola splendente“, vi aspetta.
Racconto e scritto di Marino Garfagnoli